venerdì 18 maggio 2012

Le ginestre ed i colori di Ponza a maggio


Le isole Pontine, perle del Tirreno.

Maggio a Ponza, passeggiata tra i colori e i profumi. Incontri di mare con gli ultimi eremiti di Palmarola e Zannone.
Rifugi e piccole stanze segrete Cousteau la definiva l'isola più bella del Mondo, il mitico comandante della Calypso, quando vide Ponza ne rimase incantato e il Travel Journal l'ha incoronata tra le prime dieci del mondo per le sue bellezze naturali

I suoi faraglioni, le sue falesie le grotte, le calette, le scogliere basaltiche, i faraglioni e le grotte di Palmarola, un'isola di fronte all'Isola, abitata solo da due persone: Leone che è il suo custode da decenni e l'unico residente dell'isola, lo scrittore di storie ponzesi Ernesto Prudente. A maggio Ponza (www.comune.ponza.lt.it/) è ancora più bella ed intensa, con le ginestre in fiore che dominano con il loro giallo intenso. Si tratta di una specie che vive solo qui e che si trova solo in qualche macchia in Sardegna.

I suoi rami sono durissimi e resistenti e i pescatori da sempre li usano per costruire tavoli e sedie che sembrano sculture e che hanno l'odore del mare e le forme del vento. In questi giorni si cammina lungo stradine e acciottolati quasi deserti inondati dal sole, calette senza nessuno. Sulla spiaggia del Frontone, una delle più belle dell'isola :c'è solo il suono del mare e dei gabbiani. E guardandosi intorno ci si accorge come la vita dell'isola sia stata strappata a questa terra nata dal vulcano, come racconta il piccolo museo etnografico che si affaccia sul Frontone e che parla della gente di qui, storie quotidiane fatte di lavoro negli orti e della vita di mare. 

La spiaggia si può raggiungere in barca dal porto, oppure dalla strada facendo una lunga passeggiata a piedi tra ginestre, cisto rosa, ciuffi di lavanda, l'euforbia e le agavi. E lungo i sentieri cascate di rose bianche, quelle ponzesi che brillano la notte sotto la luce della luna. In primavera la natura parla con le sue piante e i suoi fiori. L'isola così silenziosa, sembra ancora di più, fatta mare e di luce, di case scavate nella pietra, di giardini tra i sassi, di piccoli vigneti coltivati in pochi metri di terra. Molte case hanno la forma araba con piccole cupole che rendono gli interni freschi d'estate e caldi d'inverno.Case basse con i colori mediterranei, che servivano ai pescatori per riconoscerle da lontano, quando tornavano con le barche e che viste dal mare sono una tavolozza di colori pastello. (FONTE WEB)

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