martedì 13 marzo 2012

Effetto benessere: un viaggio.

Per molti italiani una vacanza è il modo migliore per sollevare il morale

Che sia un weekend vicino casa o una lunga avventura dall'altro capo del mondo, la vacanza è un rimedio perfetto per ritrovare il buonumore, più efficace dei dolci, dello shopping e dell'attività fisica. Lo rivela un'indagine condotta su un campione di mille italiani, da cui emerge che l'effetto benefico del viaggio inizia nel momento stesso della prenotazione
Quando il morale non è altissimo, per il 21% degli italiani la terapia migliore è trascorrere più tempo con amici e parenti, mentre il 20% cerca di tirarsi su pensando a qualcosa che aiuti a guardare serenamente al futuro. I viaggi sono al terzo posto, scelti dal 15% come rimedio al malumore. La vacanza sembra avere un effetto benefico immediato: tra chi la prenota, il 31% afferma di sentirsi subito soddisfatto e il 48% ha sensazioni positive appena ultimato l'acquisto. La travel therapy viene preferita ai rimedi più tradizionali come il rimettersi in forma con lo sport, l'affogare i dispiaceri mangiando dolci e il concedersi un acquisto di lusso, attività che nella classifica dei placebo preferiti ottengono percentuali a una sola cifra.

Subito dopo aver prenotato un viaggio, la metà degli italiani non vede l'ora di partire, ed è in questo momento che l'effetto terapeutico della vacanza inizia a manifestarsi, riemergendo poi con l'avvicinarsi della partenza. La ricerca e la prenotazione della vacanza, rappresentano il primo passo, forse quello più ricco di emozione e di significato. Viaggiare fa star bene e sorridere, la ricerca sognare''.

Sempre secondo l'indagine, più della metà degli italiani considera il viaggio come una tra le tipologie di prodotti e servizi che subirà il maggiore aumento di prezzo nei primi sei mesi del 2012, superato soltanto, nelle previsioni degli intervistati, dall'aumento sul cibo di qualità (63%), e con la stessa percentuale fatta registrare da vestiti e scarpe. Se anche le vacanze dovessero subire i rincari, però, i viaggiatori nostrani non si sentirebbero troppo in colpa per la spesa affrontata. I viaggi non sono infatti ai primi posti nella classifica dei beni e dei servizi che fanno sentire colpevole chi li acquista, dove a trionfare sono invece i gadget tecnologici.

La ricerca mette a confronto i dati italiani con quelli dei principali paesi europei, mostrando come, per quel che riguarda i benefici immediati relativi all'acquisto, è sempre la prenotazione di un viaggio ad ottenere la percentuale più alta (compresa tra l'85% di Spagna e Francia e il 72% dell'Olanda). Al secondo posto si trova quasi ovunque l'acquisto di un'automobile, con la sole eccezioni dell'Italia, dove il secondo posto è appannaggio dei prodotti hi-tech e dell'abbigliamento, e dell'Olanda, che assegna la medaglia d'argento alla fuga alle terme. Nella classifica dei prodotti per il benessere considerati essenziali, gli italiani sono secondi solo ai francesi per l'importanza attribuita alla vacanza. Nel Belpaese, infatti, i viaggi sono considerati più importanti dell'arredamento per la casa, delle auto e dei gadget tecnologici, e sono secondi solo ai vestiti e al buon cibo.

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