mercoledì 28 marzo 2012

Venezia in barca a vela


Con il bragozzo per conoscere insenature nascoste.

La barca scivola lenta e racconta anche lei tradizioni lontane: i fasti delle famiglie patrizie che si spostavano da una villa all’altra a bordo delle loro barche o la storia semplice della gente di mare lungo le valli di pesca e tra il mare e gli orti.
Un mondo tutto da scoprire, quello della laguna, spesso appannato dalla grande notorietà di Venezia che lascia così dietro le quinte la bellezza di Sant’Erasmo, Torcello, Valle Perini, Chioggia e Poveglia. 

E poi c’è il fascino segreto della Valle Averto, dove l’ambiente è fermo nel tempo e incontaminato e che ora è un’oasi protetta. Mauro Stoppa ha scelto di vivere sulla laguna e accompagna chi vuole conoscerla negli angoli più segreti a bordo di Eolo, un antico bragozzo a fondo piatto, che si usava per la pesca costruito con la stessa tecnica fin dai tempi della Serenissima.

Uno degli itinerari di Eolo parte da Sant’Erasmo e prevede una sosta a Torcello, si cena a bordo e si ammira il tramonto sull’acqua prima di fermarsi per la notte nella residenza privata di Villa San Giovanni che era in origine una foresteria di un convento del quindicesimo secolo. Il giorno dopo si riparte per dirigersi verso Chioggia con una sosta a Valle Zappa fondata nel 1400. Ci si ferma a Chioggia, lasciandosi trasportare dal vociare e dai colori del suo mercato del pesce. Si mangia a bordo e i sapori sono quelli della giornata. Si prosegue la rotta nel pomeriggio verso l’isola di Poveglia che ha una storia a se’, una repubblica nella Repubblica. I suoi abitanti dopo aver aiutato i veneziani a difendere Chioggia dagli invasori ottennero, infatti, di essere uno stato autonomo.

Si prosegue la rotta verso Venezia, si cena a bordo al tramonto e si arriva in serata tra racconti di mare e di persone. Ma gli itinerari di Eolo sono assolutamente liberi e dipendono dal tempo che ognuno vuole dedicare alla scoperta. Si può scegliere di partire dall’entroterra, dai colli Euganei e arrivare dagli antichi palazzi e monasteri fino al mare. Oppure scegliere una crociera a tema come quella della rotta della pesca per assaggiare piatti di stagione. C’è anche una donna che ha scelto di vivere sulle onde della laguna con il suo ‘Moretto’, un bragozzo di 8 metri a bordo del quale si scoprono gli angoli più intimi delle isole che circondano Venezia. Cristina da 12 anni fa questo lavoro ed è lei da sola a navigare e a spiegare agli ospiti i segreti e il senso di questo ‘lento viaggio’ sulle onde.

Lo ha deciso dopo aver lavorato come custode dell’isola di Sacca Sessola, conosciuta anche come l’Isola delle Rose, un’isola artificiale che ospitava una volta l’ospedale pneumologico di Venezia. E’ stata una guardiana preziosa e nel tempo ha conosciuto ogni angolo della laguna, il passaggio degli uccelli e il fiorire delle piante. Con la sua barca si punta sull’antico borgo di Malamocco.Una breve passeggiata porta a scoprire le opere di difesa a mare dei ‘murazzi’. Poi si risale in barca e attraversata la bocca di porto si arriva alle isole di San Pietro in Volta e Pellestrina. Al ritorno si percorre il Canale dell’Orfano dove si incontrano le antiche isole di Poveglia, San Clemente,le Grazie e poi si torna a Venezia.Oppure si sceglie una rotta naturalistica tra antichi giardini e i sentieri degli uccelli, alla scoperta dei colori con il limonium in fiore che in questi giorni copre le barene. Il periodo migliore per una crociera in laguna è proprio questo: tra aprile e giugno, oppure tra settembre ed ottobre, perché nelle stagioni di mezzo, la luce è meno forte e accarezza l’acqua e i tramonti rendono la laguna ancora più bella e struggente. (fonte web)

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